Press
Gioved� 01 Gennaio 1970
SALVA IL TUO CUORE
Recensione
Questo libro nasce da una storia che ne rinchiude tante.
È un viaggio incredibile tra discese e salite, slanci di vita e battute d’arresto.
Ci sono infanzie felici e altre no. L’esistere, a volte, ti fa pagare il conto prima ancora di aver consumato.
Ti dice, ad esempio, che ogni volta che ami qualcuno non potrà essere per sempre: almeno da questa parte del mondo.
Gabriella, tu sei un quadro di luce, ma i colori che ti ritraggono non sono sempre stati accesi.
L’anima quando si “espone” è sensibilità scoperta, vulnerabile a qualsiasi riparo.
I tuoi occhi, nati d’azzurro, hanno prosciugato pianto dentro “strizzate” di cuore.
Il destino avverso non sempre vince, perché quando non uccide, ti fortifica.
Dolore su dolore, come uno strato sull’altro, hai saputo trasformare lo strazio in energia, hai scelto di colmare il vuoto con la fede.
Io non conosco il “cammino”, ma ho “misurato” gli effetti attraverso di te.
Le pagine che seguono rivelano i passaggi del percorso, “stordiscono” di stupore, “lavorano dentro”.
L’amore genera amore, che molto spesso si riproduce.
Nel tuo disegno c’è l’alba di un sogno: è il punto del ritorno possibile. Alla vita. Quella “vera”.
Giuliano Marongiu